Ravenna, una piccola città con porto militare sull’Adriatico, difesa dalle lagune verso terra, divenne per la sua posizione strategica la capitale dell’Impero romano d’Occidente.
Conobbe quindi, nel V secolo, una straordinaria fioritura artistica e la nascita dell’iconografia cristiana; con la sua arte aulica, divenne la diretta filiazione di Roma. Iniziò quindi una stagione artistica che vide l’avvicendarsi di numerosi sovrani, ma soprattutto di diverse culture che la resero una città monumentale di fama internazionale, oggi Patrimonio dell’umanità.
Numerosi sono i monumenti religiosi pieni di fascino e mistero orientale; d’oro e blu lapislazzuli i suoi mosaici… tra questi la prima Basilica Ursiana a cinque navate, eretta sotto l’episcopato del Vescovo Orso, la basilica di S. Giovanni Evangelista (425), la chiesa di Santa Croce e il mausoleo di Galla Placida.
Tra gli edifici più espressivi di una rinnovata grandezza imperiale bizantina vi è la basilica di S. Vitale, con marmi preziosi, lo mosaici con la rappresentazione di Giustiniano e Teodora, elegantissimi capitelli, ecc. Ravenna infatti, troverà proprio nel periodo della riconquista dell’Italia, attuata dall’Imperatore d’Oriente Giustiniano, il suo massimo splendore.
S. Apollinare in Classe, consacrata nel 549 , affascina per la splendente croce gemmata nel cielo stellato posta sull’abside e per il mosaico della Trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor, dando l’effetto di un “tappeto” di stoffa ricamata.